Sono state 605 le domande presentate all’Agenzia per la Coesione Territoriale per accedere alle risorse messe a disposizione dal PNRR per la valorizzazione di beni confiscati alle mafie nel Mezzogiorno. Nel dettaglio, 528 richieste riguardano l’avviso pubblico dal valore di 250 milioni di euro, mentre 77 domande sono rivolte alla partecipazione alla procedura negoziata che assegnerà ulteriori 50 milioni di euro (lo stesso progetto poteva essere presentato anche per entrambi i finanziamenti, ma potrà comunque accedere solo a uno di essi). La Commissione Ue aveva fissato un target per questo investimento pari a 200 beni riqualificati entro il 2026, che verrà sicuramente conseguito.
Il direttore generale dell’Agenzia per la Coesione territoriale, Paolo Esposito, ha nominato la commissione che avrà il compito di valutare le domande, per verificarne innanzi tutto il rispetto dei requisiti richiesti e, quindi, per stilare la graduatoria relativa al bando da 250 milioni di euro (per un finanziamento massimo di 2,5 milioni di euro ciascuno). Parallelamente, sarà avviata la procedura negoziata per individuare i progetti ‘bandiera’ (con un particolare valore economico e/o simbolico per il territorio di appartenenza), che accederanno al finanziamento complessivo da 50 milioni di euro.
Infine, è utile ricordare che il decreto-legge PNRR 2, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, prevede – su proposta del ministro Carfagna – una norma che finanzia le spese iniziali di gestione dei beni che risulteranno vincitori del presente bando, con una dotazione iniziale pari a 2 milioni di euro per l’anno 2022