Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini otterrà oggi il via libera dalla conferenza Unificata per i 159 progetti prescelti per il Programma innovativo della qualità dell’abitare (PinQua), che si divideranno 2,8 miliardi di fondi del Pnrr e altri 21 milioni di residui di fondi nazionali. Il Programma è stato elaborato dal Mims con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale in tutta la penisola. I 2,8 miliardi fanno parte del Fondo complementare al PNRR.
Il piano e il meccanismo di selezione dei progetti erano partiti prima dell’approvazione del PNRR ma sono poi stati rifinanziati con i fondi europei, proprio in virtù delle procedure di selezione adottate. Sono state presentate 290 proposte nel 2020 per un valore di 4.595 milioni, le quali sono state valutate da una «alta commissione» che ne ha ammesse 271, per una richiesta di finanziamento di 4.266 milioni. La selezione ha tenuto conto di parametri finanziari coerenti con le finalità del PNRR, come una quota vincolata per il Sud, o l’inserimento di almeno una proposta per ogni regione, premiando anche il merito.
Per confluire nel PNNR, Il PinQua ha dovuto adottare tempistiche più stringenti insieme ad obiettivi quantificabili (10mila alloggi fra nuovi e riqualificati e 800mila metri quadrati di spazi pubblici riconvertiti o riqualificati). Inizialmente la data di completamento dei progetti seguiva la tempistica dei fondi nazionali previsti già dal 2020 (che ammontavano a 853,81 milioni) e finiva il 31 dicembre 2033. Ora il termine previsto per il completamento dei progetti è il 2026, allineato al termine del PNRR. Inoltre, la modalità di progettazione degli interventi dovrà seguire le linee guida per la progettazione di fattibilità tecnica ed economica pubblicate dal Mims lo scorso agosto, in cui si dà attenzione a tutti gli elementi di sostenibilità delle opere.