Ieri si è tenuta la prima riunione del tavolo idrico, la cabina di regia tra tutti i ministeri interessati creata per disegnare un piano idrico straordinario nazionale che riesca in qualche modo a contrastare l’emergenza siccità che sta avendo ripercussioni in primis sull’industria, sull’erogazione di energia e sull’approvvigionamento dei cittadini. Ad oggi, ci sono quasi 8 miliardi disponibili con l’impossibilità di essere spesi per eccesso di burocrazia e di normative. Di questi, 4 miliardi vengono da fondi PNRR, di cui solo 300 milioni impegnati finora, 1,2 miliardi della programmazione europea 2014-2020, di cui appena 200 utilizzati.
Per velocizzare la spesa, sarà nominato un commissario straordinario con poteri esecutivi che garantisca l’attuazione del programma e sarà emanato un decreto-legge per fornire deroghe e accelerare i lavori.
