Il report “Ecosistema scuola” di Legambiente evidenzia le criticità degli edifici scolastici in Toscana, sottolineando che metà di essi non è conforme alle norme di sicurezza e necessita di interventi urgenti. Circa il 35% dei progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è ancora in fase di progettazione, nonostante un finanziamento di oltre 761 milioni di euro destinato a 328 progetti. Nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, si sono verificati incidenti dovuti alla vetustà degli edifici, alcuni dei quali costruiti prima del 1976. Inoltre, la maggior parte delle scuole non è efficiente dal punto di vista energetico, con solo il 4,3% in classe A e metà in classe G, sebbene vi sia un uso significativo di energie rinnovabili.
Persiste il problema dell’amianto in quattro edifici, e solo il 20% dei Comuni ha completato i monitoraggi dei rischi ambientali. La copertura wi-fi è disponibile solo nella metà degli edifici. Legambiente chiede al governo e al ministro dell’Istruzione priorità nella messa in sicurezza e nell’efficientamento energetico delle scuole, nonché una maggiore facilitazione nella gestione dei fondi per l’edilizia scolastica.
La transizione ecologica, secondo Claudia Cappelletti di Legambiente, dovrebbe includere l’edilizia scolastica, ma il processo attuale è giudicato troppo lento. L’associazione auspica un’accelerazione degli interventi per evitare un aumento delle disuguaglianze e sottolinea l’importanza di non sprecare le risorse del Pnrr, considerando l’infrastruttura scolastica come un asse strategico per la crescita del Paese.