| Secondo l’analisi di Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, il disegno della legge di bilancio riduce il Fondo sviluppo e coesione di 2,4 miliardi: 1,1 miliardi nel 2026 e 1 miliardo nel 2027 rientrano al bilancio dello Stato come residui senza più impegni giuridici, mentre altri 300 milioni vengono tagliati sul ciclo 2021-2027 (100 milioni l’anno tra 2026 e 2028). Poiché l’FSC è destinato per almeno l’80% al Mezzogiorno ed è il principale strumento nazionale per colmare i divari con spesa in conto capitale, il ridimensionamento pesa soprattutto sul Sud. Per Svimez, la legge di bilancio segna una svolta prudente e neutrale sulla crescita dopo anni espansivi (PNRR e coesione 2014-2020), con il rischio di rallentare il Mezzogiorno, la cui traiettoria dipende dall’attuazione del PNRR. L’associazione chiede di applicare pienamente la clausola del 40% della spesa in conto capitale al Sud e di dare più respiro alla ZES: positivo il credito d’imposta triennale (2,3 mld nel 2026, 1 mld nel 2027, 750 mln nel 2028), ma serve aggiornare il piano strategico e orientare gli incentivi su filiere davvero strategiche. Infine, sui nuovi LEP sociali per assistenza e università, Svimez avverte che l’attuazione senza adeguate coperture rischia di cristallizzare la “spesa storica” e i divari di cittadinanza. |





