STIPENDI INCENTIVANTI A COSTO ZERO PER LA RICERCA

Prima di Pasqua, con l’approvazione del decreto Pa, o PNRR 4, è stato introdotto un nuovo benefit che riguarderà anche le Pubbliche Amministrazioni di ricerca. Si tratta di una misura che non comporta alcun costo per le casse dello Stato. Secondo quanto sottolineato dai tecnici del Ministero dell’Università, le regole dell’Unione Europea sui finanziamenti alla ricerca prevedono che una parte del finanziamento sia erogata in forma di tasso forfettario non rendicontabile ed espresso in percentuale sui costi diretti che sono stati positivamente valutati. Ad esempio, nel programma Horizon Europe, il tasso forfettario ammonta al 25%. Se questo tasso venisse utilizzato per aumentare le retribuzioni dei professori e dei ricercatori (solo durante la durata del finanziamento), ciò potrebbe aiutare a superare il paradosso che attualmente i ricercatori che hanno vinto un bando non ricevono alcun ritorno economico per il lavoro svolto, ad esclusione di uno sconto sui carichi didattici o su altre attività correlate. Inoltre, ciò potrebbe servire come incentivo a tornare in Italia per chi, per motivi economici, è stato costretto a lasciare il Paese oppure per chi è ancora in Italia a decidere di non partire.