Il voto alla Camera di ieri ha concluso l’esame parlamentare del quarto decreto PnRR, che ora attende solo la ratifica al Senato. Questo passaggio apre ufficialmente la corsa all’attuazione del Piano rimodulato, che secondo le stime del Def è cruciale per la crescita italiana e per i conti pubblici. Secondo le previsioni governative, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dovrebbe generare una crescita aggiuntiva del 3,4% entro il 2026, superando di tre decimali la precedente previsione autunnale del +3,1%. Questo incremento è il risultato della revisione concordata con l’Unione Europea, che ha permesso di stanziare maggiori risorse nette e di aumentare i progetti aggiuntivi di investimento di 12,3 miliardi di euro. Tali progetti, insieme all’aumento previsto della spesa effettiva, costituiscono una parte significativa del budget, sostenendo così l’ipotesi di proroga. Tuttavia, nonostante le ambiziose previsioni, il ritmo attuale di spesa è inferiore alle stime iniziali, e vi è un ritardo nel popolamento dei dati sulla piattaforma telematica del MEF da parte dei soggetti attuatori. |