Spending Review: il risultato della conferenza stato-città

Ieri, durante la conferenza Stato-Città, non è stato raggiunto un accordo definitivo sui tagli agli enti locali. Tuttavia, i Comuni hanno riconosciuto i correttivi apportati grazie al confronto tecnico con il ministero dell’Economia, evitando così un conflitto aperto. Il decreto finale, che sarà presto ufficiale, prevede che i tagli siano proporzionali alla spesa corrente (escluso il welfare locale) e ai fondi del Pnrr, con alcune esclusioni come gli investimenti per nuovi asili nido. I tagli complessivi sono di 250 milioni per il 2023 e 1,25 miliardi entro il 2028. Città come Genova, Taranto, Novara, Varese e Ascoli Piceno subiranno tagli più alti per la loro maggiore partecipazione ai progetti Pnrr, mentre Venezia, Modena e Catanzaro avranno tagli più moderati. I tagli sono calcolati su tre variabili: quota di taglio sulla spesa, quota sui fondi Pnrr e una soglia massima di “tagli Pnrr”. Inoltre, i fondi Covid inutilizzati ridurranno i tagli del 17% nel 2024 e 2025 e del 27% nei due anni successivi. Nonostante l’assenza di un accordo formale, la situazione è stata temporaneamente gestita, ma l’attenzione ora si sposta sulla manovra d’autunno, dove le cifre potrebbero aumentare significativamente.

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