SOVRINTENDENZE TROPPO POTENTI, FRENATE LE RINNOVABILI

Serve un nuovo pacchetto di semplificazioni, soprattutto nell`ambito dei poteri del Ministero dei Beni culturali e delle Sovrintendenze, per raggiungere gli obiettivi molto ambiziosi della transizione energetica, in particolare quello relativo alla realizzazione di nuovi impianti per rinnovabili da 70 gigawatt di potenza in un periodo di sei anni, come ha detto recentemente il ministro dell`Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.  Ad oggi, solo una piccola percentuale dei progetti necessari è stata sbloccata e la potenza autorizzata è ancora al di sotto delle necessità definite dal Piano nazionale integrato per l`energia e il clima (Pniec), senza contare l`adeguamento in corso ai nuovi obiettivi previsti dal Green Deal europeo (2019/640), dalla legge sul clima del luglio 2021 (Regolamento 2018/1999) e dal nuovo pacchetto “Fit for 55”. Oltre il 50% dei progetti valutati positivamente dalla commissione Via Pnrr-Pniec, secondo le recenti analisi condotte da Astrid,  non ha superato neanche il primo degli ostacoli frapposti dal Ministero della Cultura.  Il provvedimento di Via, al termine dei lavori della commissione, deve essere adottato dal direttore generale dell`Ambiente in concerto con il direttore generale del Ministero della Cultura. Astrid propone di limitare la facoltà di porre opposizione solo ai progetti su beni o aree vincolate e scegliere una di queste tre soluzioni: coordinare il provvedimento di Via con l`autorizzazione unica per le energie rinnovabili in un procedimento unico che deve concludersi entro novanta giorni dalla conclusione della conferenza di servizi; ricomprendere nel concerto del direttore del Mic anche l`autorizzazione paesaggistica; rafforzare la presenza dei rappresentanti Mic nella commissione Via ed eliminare il concerto del direttore Mic o vincolarlo alle conclusioni della commissione.