SFIDE ESTERNE E DEBOLEZZE STRUTTURALI MINANO L’EFFICACIA DEL PNRR PER LA RIPRESA ECONOMICA ITALIANA

Il Piano di ripresa e resilienza (PNRR) per l’economia italiana è ostacolato da impatti esterni e debolezze strutturali. L’aumento dei tassi di interesse e il ritardo nell’implementazione degli investimenti minacciano le prospettive di crescita dell’Italia. Scope prevede un rallentamento graduale della crescita del PIL reale italiano, stimato all’1,2% nel 2023 e allo 0,8% nel 2024, rispetto al 3,7% registrato nel 2022. Le sfide persistenti del mercato del lavoro, come gli squilibri tra domanda e offerta e la contrazione della popolazione in età lavorativa dovuta al calo del tasso di natalità, rappresentano debolezze strutturali che ostacolano l’attuazione del PNRR. Questi fattori causano una carenza diffusa di competenze e manodopera, soprattutto nei settori chiave del piano di ripresa, come l’edilizia, l’energia e la transizione digitale. Anche la pubblica amministrazione presenta carenze di competenze e inefficienze nei sistemi informatici per il monitoraggio dei progetti, causando ritardi nell’attuazione e nel monitoraggio stesso. Questi ritardi di spesa possono limitare l’utilizzo completo dei fondi assegnati e ridurre il loro impatto sulla crescita economica a medio termine, secondo l’analisi di Scope.