“SCAMBIO” DI PROGETTI TRA PNRR E FONDI COESIONE 

Il negoziato portato avanti dal ministro per il PNRR Raffaele Fitto sulla revisione del Piano con Bruxelles ha due obiettivi principali: evitare il rischio di sforare il termine al 2026 con una serie di investimenti che faticano a rientrare nel calendario stretto del Piano, e contemporaneamente dare un’accelerazione netta alla stasi nell’utilizzo dei fondi di coesione che hanno un orizzonte fino al 2029. Per questo, si è chiesto un check up a ministeri e soggetti attuatori per individuare gli investimenti più in difficoltà. Il monitoraggio sará completato in questi giorni. Questi risultati saranno destinati a guidare una sorta di “scambio” fra il PNRR e gli altri fondi, più adatti sul piano dell’orizzonte temporale, come ad  esempio il fondo nazionale di sviluppo e coesione, che non ha scadenza. I rischi sono due: non riuscire a spendere tutti i fondi del PNRR per mancanza di tempo, e dall’altra parte avere un fiume di risorse sui fondi di coesione ma non riuscire a spendere.