Sanità, spesa fuori scala: farmaci e dispositivi toccano quasi 63 miliardi nel 2024. Lieve flessione degli appalti PNRR


Nel 2024 la spesa pubblica per forniture sanitarie ha registrato un’impennata preoccupante: secondo i dati Anac, il valore dei contratti pubblici per prodotti farmaceutici è cresciuto del +37,2% rispetto all’anno precedente, sfiorando i 41 miliardi di euro. Aggiungendo i 21,75 miliardi destinati ad apparecchiature mediche, la spesa sanitaria complessiva si attesta a quasi 63 miliardi, un livello vicino a quello del picco pandemico del 2022 (65 miliardi), e ben oltre i 40 miliardi del 2019.
Questa crescita si inserisce in un contesto generale in cui gli appalti pubblici complessivi sono calati del 4,1% rispetto al 2023, principalmente a causa della fine del picco di gare legate al PNRR, che aveva spinto in alto i valori del 2022 e 2023. Il PNRR, quindi, continua a incidere sull’andamento degli appalti, ma non è direttamente responsabile della nuova escalation nella spesa sanitaria.
Il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, sottolinea che la spesa per farmaci e dispositivi resta altissima anche in un contesto privo dell’emergenza pandemica, e invita a vigilare sulla sostenibilità del sistema. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, richiama l’attenzione sul tema delle prescrizioni inappropriate, che potrebbero rappresentare fino al 30% del totale, aggravando ulteriormente il quadro della spesa sanitaria pubblica. cruciali per il Paese