Nei prossimi anni, Giubileo e Pnrr saranno le occasioni per il rilancio di Roma: 2,1 miliardi di euro
gli investimenti previsti per il Giubileo del 2025 e 3,9 miliardi in arrivo a Roma e Città Metropolitana
per il Pnrr (nel solo capoluogo circa 2 miliardi). Imponente il numero degli interventi programmati:
135 quelli legati all’anno giubilare, 2570 quelli inclusi nel Recovery Plan (580 soltanto a Roma). Ma
a che punto siamo?
È per rispondere a questa domanda che Ance Roma – ACER, insieme a OReP (Osservatorio
Recovery Plan), ha realizzato l’Osservatorio Pnrr e Giubileo Roma, un portale web
(www.osservatoriopnrrgiubileoroma.it) che consente a tutti – imprenditori, amministrazione,
comuni cittadini – di conoscere le opere realizzate e quelle ancora da realizzare, e di monitorare lo
stato di avanzamento dei lavori giorno dopo giorno. Uno strumento facile da navigare, dotato di un
motore di ricerca interno per la consultazione dei bandi e articolato in sezioni che illustrano
chiaramente missioni, progetti e aggiudicazioni.
Il sito incrocia più banche dati: le fonti sono i decreti ministeriali di riparto delle risorse, la Banca
dati SIMOG, Open BDAP (Banca Dati Amministrazioni Pubbliche), Open CUP. L’aggiornamento sarà
costante nei prossimi anni, perché l’orizzonte temporale degli interventi guarda almeno al 2026,
anno entro il quale dovrebbero essere terminate le opere Pnrr. Attualmente però, proprio per
quanto attiene il Recovery Plan, nella Capitale la progettazione è partita per il 25% degli interventi
e conclusa soltanto per il 13%; la percentuale di gare partite è ferma al 15%, mentre i lavori sono
stati avviati solo nell’8% dei casi. Sul fronte Giubileo, invece, è ancora tutto da costruire.
«Roma ha davanti a sé delle opportunità che non può sprecare. Non possiamo negare che ci siano
difficoltà. L’Osservatorio, in questo senso, è uno stimolo affinché tutti, conoscendo ciò che c’è da
fare, possano dare un contributo: è nostra convinzione che, per farcela, serva spirito di coesione».
A dirlo è Antonio Ciucci, Presidente di Ance Roma – ACER.
«Conosciamo tutti – prosegue il Presidente dei costruttori romani – le problematiche che
attanagliano l’amministrazione: uffici usurati, nei numeri e nella capacità di produrre, che oggi
devono affrontare una sfida incredibile. Poi ce ne sono altre di urgenze, come il caro materiali e il
codice degli appalti. Per questo, per riuscire a mettere a terra gli investimenti, sono necessarie
progettazione, corretta gestione dei lavori e una centrale unica di committenza. C’è poi il tema delle procedure. Non vogliamo che l’urgenza diventi normalità e che procedure straordinarie e negoziate si trasformino in ordinarie. Quello che vogliamo è che ci sia la dovuta trasparenza e
rotazione. Nell’esecuzione dei lavori vanno coinvolte imprese strutturate, qualificate, in grado di
poter realizzare e ultimare in sicurezza i cantieri. Ci deve essere una grande collaborazione fra
pubblica amministrazione, corpi intermedi, professionisti e imprese, considerato il tremendo
ritardo accumulato. Non perdiamo questa occasione storica, che potrebbe cambiare la vita dei
romani e colmare il gap fra Roma e le altre grandi capitali europee», conclude Ciucci