Il Governo italiano ha presentato una revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che coinvolge 144 dei 349 obiettivi originali fino al 2026. Sono stati definanziati 15,89 miliardi di euro di cui 13 miliardi relativamente ai Comuni, ma si prevede di recuperare tali fondi da risorse nazionali, Fondi di coesione e una revisione del Piano nazionale complementare. Gran parte dei fondi eliminati verrà destinata al programma RepowerEU che ammonta a 19,2 miliardi di euro, di cui solo 2,7 miliardi provengono dai nuovi sussidi dell’Unione Europea, focalizzato su investimenti nell’energia e incentivi per la transizione verde. Tra le misure eliminate, figurano fondi per le “piccole opere” dei Comuni, rigenerazione urbana, riduzione del rischio idrogeologico, utilizzo dell’idrogeno per la decarbonizzazione, infrastrutture sociali, impianti innovativi, valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e verde urbano. Il quadro è ancora soggetto a modifiche e il governo sta cercando di preservare i fondi in pericolo di non essere spesi o rendicontati all’interno del PNRR. Entro il 31 agosto, inizierà ufficialmente il negoziato con l’Unione Europea.