RIFORME E RISPETTO DELLA NORMATIVA UE IN CAMBIO DI FLESSIBILITÀ SUL PNRR

La Corte di Giustizia europea si pronuncerà il 20 aprile sulla messa a gara dei circa 15.000 stabilimenti balneari italiani entro la fine del 2023. Mentre si attende la decisione della Corte, il governo italiano sta negoziando con la Commissione europea per ottenere flessibilità nella rimodulazione dei capitoli di spesa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): un nuovo capitolo di spesa per affrontare la crisi energetica. Si tratta di Repower EU, un programma che prevede l’allocazione di almeno 7 miliardi di euro per sostenere le imprese nella transizione verso un’economia più sostenibile. Inoltre, il Governo ha intenzione di dirottare i progetti Pnrr “irrealizzabili” entro la scadenza del 2026 al Fondo di sviluppo e coesione e ai Fondi di Coesione, programmi di spesa europei con un orizzonte temporale più lungo (fino al 2029). Per questo, il governo vuole evitare uno scontro frontale sulle gare per i balneari che potrebbe complicare i negoziati per il PNRR e la riforma del Patto di Stabilità. Pertanto, le gare per le spiagge si faranno, ma gli sforzi della premier sono concentrati sul PNRR per non perdere i miliardi europei.