Durante la presentazione del Rapporto annuale dell’Unità di informazione finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, il direttore Enzo Serata ha giudicato insufficiente la collaborazione antiriciclaggio della Pubblica Amministrazione. Nel corso del 2022, solamente un Ente locale ha segnalato operazioni sospette connesse ai finanziamenti del Recovery plan. Una parte consistente dei 264 milioni di euro provenienti dall’Ue è stata utilizzata in modo distorto e trasferita all’estero. Nonostante un aumento dell’11,4% delle segnalazioni all’interno della Pa, che sono passate da 139.524 nel 2021 a 155.426 nel 2022, il livello di impegno nella lotta al riciclaggio rimane basso, con solamente 179 comunicazioni effettuate. Secondo il Rapporto, le principali criticità si riscontrano nella governance delle aziende coinvolte: molte di esse sono state recentemente rilevate da prestanome per conto della criminalità organizzata. L’evasione fiscale continua a crescere e rappresenta oltre il 20% del totale delle segnalazioni effettuate nel 2022, che ammontano a 155.426. È interessante notare che l’UIF ha registrato per la prima volta una diminuzione delle tradizionali forme di evasione fiscale, mentre le segnalazioni riguardanti la cessione dei crediti d’imposta previsti dal Dl 34/2020 (decreto Rilancio) sono in crescita.