Lo schema del piano Transizione 4.0 approdato in Consiglio dei ministri prevede la proroga del credito d’imposta per formazione 4.0 e il suo rinnovo per il prossimo anno con un ritocco fino al 70% per le spese delle piccole imprese. Dovrebbero essere confermate le aliquote del credito di imposta per beni immateriali la cui aliquota andrà a dimezzarsi nel 2023 e nei successivi anni fino al 2025 con coda al 30 giugno 2026. In scadenza a dicembre 2022 vi è il credito di imposta sui beni materiali tradizionali. Per gli investimenti in ricerca e sviluppo il MIMIT proporrà una riduzione dell’aliquota nel 2023 al 15% rispetto al 10% previsto. Lo stesso Ministero ha proposto un rifinanziamento da 500 milioni di euro in due anni per la Nuova Sabatini. Nella manovra potrebbe rientrare anche il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le PMI e dei Contratti di Sviluppo. Il rafforzamento delle due misure, Transizione 4.0 e Nuova Sabatini, in chiave energetica e a favore della transizione ecologica non rientra al momento nelle valutazioni fatte.