Restano le penalità per la sospensione o la proroga dei lavori nonostante il caro prezzi e la scarsità dei materiali

Nonostante al capitolo contratti pubblici del comunicato stampa del Consiglio dei Ministri del 18 marzo, avente come ordine del giorno il contrasto agli effetti economici e sanitari della crisi in Ucraina, si prevedesse l’eliminazione delle penalità per le imprese titolari di contratti pubblici che a causa della difficoltà di reperimento dei materiali e degli aumenti dei prezzi avessero sospeso l’esecuzione dei lavori o ne avessero chiesto la proroga, la disposizione non è stata alla fine inclusa nel Decreto Legge pubblicato in Gazzetta.  

La reazione dell’ANCE è stata durissima. In un comunicato stampa il Presidente Buia ha dichiarato: “Inconcepibile il dietrofront del Governo. Quella norma, che peraltro concedeva solo una tregua senza individuare una soluzione duratura, era l’unico strumento a disposizione delle imprese per non abbandonare del tutto i cantieri, vista l’impossibilità di proseguire i lavori con i costi attuali e la scarsità di materiali. Mi chiedo come si possa pensare ora di portare a termine le opere in corso e come si potranno iniziare i nuovi lavori già previsti: così si sta buttando a mare il PNRR, senza nemmeno provare a salvarlo”.