Gli stati membri possono fare ricorso a un periodo di tempo aggiuntivo, fino a sei mesi, per raggiungere gli obiettivi contenuti nel proprio piano di riforme, secondo una nuova procedura di emergenza introdotta nei regolamenti del Ngeu. In questo caso, la rata connessa sarebbe congelata in attesa della verifica sull’effettivo raggiungimento degli obiettivi. La Lituania ha già fatto ricorso a tale procedura a marzo. Nell caso dell’Italia, si prevederebbe una richiesta di una pausa di tre mesi.
