La Ciclovia dell’Acqua è un progetto ambizioso che mira a collegare diverse regioni del Sud Italia attraverso una ciclopista artificiale lungo l’acquedotto. I lavori, iniziati nel 2024 e dal valore complessivo di 35 milioni di euro, sono finanziati dalla Regione Puglia e dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). La realizzazione dell’intero percorso è prevista entro il 2026.
Attualmente, la Ciclovia si estende per circa 24 chilometri tra Cisternino, Ceglie Messapica e Martina Franca, rappresentando il primo segmento di un più ampio itinerario ciclabile regionale pugliese. Tuttavia, il progetto prevede l’estensione del percorso fino a Santa Maria di Leuca, collegando così tre regioni.
I quattro nuovi tratti previsti sono i seguenti:
- Tratto Bitonto-Gioia del Colle (45,5 km), con un budget di 11,3 milioni di euro.
- Percorso da Gioia del Colle a Cisternino (57 km), con una spesa di 13,3 milioni di euro.
- Collegamento da Castel del Monte a Bitonto (31 km), con un investimento di 7,6 milioni di euro.
- Completamento da Spinazzola a Castel del Monte (35 km), con una spesa di 7,2 milioni di euro, portando la Ciclovia fino al confine con la Basilicata.
Complessivamente, entro il 2026, la Ciclovia dell’Acqua avrà una lunghezza totale di 192 chilometri nel territorio pugliese. Il progetto mira a promuovere il turismo ecosostenibile, consentendo ai comuni e ai privati di sviluppare servizi collaterali per ciclisti, favorendo l’offerta turistica nelle aree interne e contribuendo all’obiettivo di destagionalizzazione. La Ciclovia rappresenta un esempio di infrastruttura innovativa che unisce mobilità dolce, sostenibilità ambientale e valorizzazione del territorio.