Importanti novità sul Polo Strategico Nazionale (Psn), l’infrastruttura ad alta affidabilità localizzata sul territorio nazionale per la razionalizzazione e il consolidamento dei Centri di elaborazione Dati (CED) e relativi sistemi informatici.
In questi giorni gli enti interessati sono stati divisi in tre gruppi. Le amministrazioni del primo gruppo migreranno sicuramente nel Psn, in quanto si tratta prevalentemente di amministrazioni centrali del Centro-Sud con data center considerati insicuri e critici. Alle altre circa 200 tra Pa centrali e Asl è lasciata libertà di scelta in quanto o sufficientemente sicure e quindi in grado di erogare servizi strategici in autonomia o con una domanda non significativa di infrastrutture informatiche. Potranno aderire al Psn sapendo che saranno supportate da “voucher” previsti dal Recovery plan. In alternativa potranno ricorrere a fornitori cloud certificati.
È stato inoltre stabilito che l’infrastruttura sarà gestita da un operatore economico selezionato attraverso l’avvio di un partenariato pubblico-privato (Ppp) ad iniziativa di un soggetto proponente. Sarebbe in fase avanzata la definizione di una proposta di Tim, Leonardo e Cassa depositi e prestiti; anche Sogei potrebbe essere della partita. Il ministro Colao punta a un soggetto con controllo pubblico.
Per maggiori informazioni si rimanda alla pagina dedicata del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.