POTENZIAMENTO DELLA PA LOCALE: EFFETTI DIVERSIFICATI SUL TERRITORIO

La bozza del Decreto PNRR prevede di allargare le possibilità di assunzioni in Regioni ed enti locali escludendo dalla regola che guida i tetti finanziari per le assunzioni la spesa prodotta dai rinnovi contrattuali riferita agli arretrati ma prevede, allo stesso tempo, che gli ingressi extra siano a carico del bilancio delle amministrazioni.

Si prevede il raddoppio della possibilità di attribuire incarichi dirigenziali a tempo e il via libera agli aumenti dei fondi per i premi in busta paga, ma sono esclusi da queste modifiche espressamente gli enti che non rispettano il pareggio di bilancio e non approvano in tempo i loro conti, quindi circa 1.300 Comuni, quasi tutti concentrati a Sud. Per evitare i poteri di veto delle Regioni, infine, si prevede che i provvedimenti legati al Pnrr possano essere assunti anche quando la Conferenza delle Regioni non dà il proprio parere entro 20 giorni.

Rispetto alle opere per il Giubileo del 2025 a Roma, la bozza prevede di evitare le gare per realizzare una serie di interventi come il recupero della Città dello sport di Calatrava. Tuttavia, non c’è traccia di interventi finalizzati a sbloccare la procedura delle compensazioni degli extra-costi. Secondo i calcoli dei costruttori dell’Ance si tratta di circa 11mila domande rimaste inevase a causa delle lunghe procedure di controllo.