Di fronte al calo demografico e al numero di giovani laureati inferiore rispetto ai competitor europei, l’internazionalizzazione dell’istruzione terziaria italiana è diventata una priorità. Il PNRR ha previsto una linea di credito dedicata di 50 milioni di euro per le “Iniziative educative transnazionali” (Tne), che stanno ora prendendo forma. Questo finanziamento, inserito inizialmente nel PNRR dal governo Draghi, è stato spostato dal governo Meloni all’interno del Piano Mattei. Invece delle 10 iniziative originariamente previste nel PNRR, ne saranno finanziate 24, con un esborso totale di 49,93 milioni di euro, di cui 25,64 destinati al Mezzogiorno. I settori coinvolti spaziano dalle scienze della vita alla fisica, ingegneria, scienze sociali, con un’attenzione particolare ai temi della transizione energetica e digitale e dell’uguaglianza di genere.
Obiettivi principali del sostegno sono quelli di favorire la mobilità internazionale di studenti, docenti e ricercatori, creare hub scientifici e tecnologici locali e avviare programmi di doppia e tripla laurea. La quinta relazione semestrale al Parlamento sullo stato di attuazione del PNRR indica tra i prossimi passi l’emanazione dei decreti per la concessione dei finanziamenti a ciascuna Tne, dopo di che i progetti potranno partire.