Il governo, nell’ambito della rimodulazione del PNRR in accordo con la Commissione Europea, sta adottando misure per proteggere gli investimenti eliminati dal Piano pari a di 10 miliardi di euro e garantire la continuità di queste opere. L’attenzione si concentra su una clausola anti-ricorsi che sarà integrata in uno dei prossimi provvedimenti dedicati alla gestione dell’intero PNRR. Tra le modifiche previste, il governo definirà nuove forme di responsabilità per gli attuatori degli interventi che rimarranno nel Piano. Una conseguenza della rimodulazione potrebbe riguardare la decadenza delle semplificazioni amministrative per 6 miliardi destinati alle opere dei Comuni e 1,5 miliardi per i Piani urbani integrati. Di fronte a ciò, l’Esecutivo sta lavorando su una nuova norma che garantirà il “trattamento Pnrr” anche per i progetti che saranno trasferiti ad altri programmi. Il governo ha assicurato che nonostante le modifiche, tutti gli asili pubblici previsti nel piano saranno mantenuti, grazie a un bando da oltre 530 milioni incluso nel decreto legge Caivano e a ulteriori 900 milioni provenienti dal bilancio dello Stato, derivanti dallo spostamento di risorse e interventi sull’edilizia scolastica.