PNRR Giustizia a rischio, in campo 500 magistrati da remoto

Il piano straordinario del ministero della Giustizia per rispettare gli impegni PNRR di smaltimento dell’arretrato e di riduzione delle cause pendenti punta a un’applicazione da remoto e su larga scala di 500 magistrati con l’obiettivo di aggredire in maniera più incisiva le controversie giacenti.
Nel testo della nota, trasmessa dal Capo di gabinetto di via Arenula, Giusi Bartolozzi al Csm, si anticipa il contenuto dell’intervento, che consisterà in un nuovo articolo (il 23 ter) nel decreto legge n. 19 del 2024, poi convertito con legge n. 56. Lo schema di articolato istituisce per i soli giudici civili, al massimo 500, la possibilità di un’applicazione volontaria presso uffici giudiziari di primo e secondo grado scelti dal Csm indipendenti dalla copertura integrale dell’organico tra quelli proposti dal ministero tenuto conto del livello di raggiungimento degli obiettivi PNRR al 31 dicembre scorso. L’applicazione avrà sei mesi di durata e sarà rinnovabile una sola volta; il magistrato interessato continuerà a restare a tutti gli effetti in servizio presso l’ufficio di appartenenza.