PNRR e Produttività: l’Italia Riparta Investendo in Formazione e Capitale Umano

Negli ultimi 15 anni, l’Italia ha visto un rallentamento significativo della produttività, crescendo solo dell’1,3% tra il 2007 e il 2023, rispetto al 10,5% della Germania e al 15,2% della Spagna. Secondo Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, la chiave per invertire questa tendenza risiede in investimenti più consistenti nella formazione e nel capitale umano, un aspetto che il PNRR dovrebbe affrontare con maggiore incisività. Attualmente, l’Italia investe in formazione continua delle aziende solo lo 0,19% del PIL, molto meno rispetto a Francia e Germania, dove la spesa si attesta rispettivamente allo 0,32% del PIL. Vittadini sottolinea come il PNRR rappresenti un’opportunità per colmare questo gap, ma avverte che gli investimenti in capitale umano non sono ancora trattati con la stessa priorità riservata agli investimenti in tecnologia e innovazione, come avvenuto con Industria 4.0. Inoltre, il contesto economico e tecnologico in rapida evoluzione, con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, richiede lavoratori dotati non solo di competenze tecniche, ma anche di soft skills come creatività, adattabilità e capacità di collaborazione.