PNRR E INFRASTRUTTURE: AVANTI CON APERTURE DI ALTRI 130 CANTIERI

Un primo bilancio del quadro Pnrr per le infrastrutture prevede  200 cantieri già avviati e 130 progetti con iter concluso, pronti per essere cantierati subito. Pur considerando i rallentamenti dovuti alla crisi ucraina, alla fine il 2022 si è chiuso per il ministero delle Infrastrutture con tutte le milestones rispettate e con una programmazione per il 2023 che andrà proseguendo: avanti sui treni regionali e sugli intercity al Sud, per esempio, e sulle piste ciclabili, mentre si considerano i ripensamenti per le colonnine di rifornimento dell’idrogeno e ai Pinqua (programma innovativo nazione sulla qualità dell’abitare). La riforma del codice appalti potrebbe però rallentare la macchina delle procedure, per questo, la prossima settimana si terrà un’interlocuzione con la UE per prorogare l’entrata in vigore della riforma. Tornando al Pnrr, l’aumento dei prezzi ha frenato il proseguimento delle gare. Il Mef  ha messo a disposizione il fondo opere indifferibili per le sole lavorazioni, rimane però da gestire l’aumento prezzi delle forniture anche per quanto riguarda per esempio il rinnovo del parco mezzi. Secondo i dati di Mercitalia Logistics le previsioni per l’anno sono positive con un aumento dell’8,3% della quota merci intermodale a fronte dei 5,3 miliardi di merci trasportate nel 2022, che avevano già registrato un +4% rispetto al 2021. Anche Rfi si avvia verso una stagione di investimenti: Anna Masutti, presidente della società che fa capo al gruppo Fs, ha  dichiarato che si sta intervenendo per ridurre gli ostacoli sulle direttrici principali, puntando anche al potenziamento dei collegamenti con porti e terminali e sugli sviluppi infrastrutturali per quel che riguarda ultimo e penultimo miglio.