Con l’insediamento della nuova Commissione europea previsto per il 1° dicembre, resta ancora incerto chi prenderà le redini delle deleghe detenute da Raffaele Fitto, che includono il Pnrr, le Politiche di coesione, il Sud e gli Affari europei. Da Palazzo Chigi non emergono ancora decisioni ufficiali, ma si ipotizza uno spacchettamento delle deleghe tra la premier Giorgia Meloni, i sottosegretari Fazzolari e Mantovano, e l’attuale capo di gabinetto Gilda Siniscalchi. Gli osservatori auspicano una rapida soluzione, mantenendo l’integrazione tra Pnrr e Coesione, come sottolineato da Fitto nella sua strategia. Fitto lascia con 269 obiettivi su 618 raggiunti (43,5%) e cinque rate del Pnrr incassate per un totale di 113,5 miliardi. Tuttavia, le sfide restano: la spesa reale, prevista a fine 2024 intorno a 65 miliardi, è ancora lontana dagli obiettivi originari. La revisione del programma italiano e la proroga al 2026 dei Piani Next Generation EU saranno centrali nei prossimi mesi. |