Piano Strategico per il Mezzogiorno e Problemi con il Credito d’Imposta ZES

Il Piano strategico per la Zona economica speciale unica del Mezzogiorno è stato approvato venerdì 26 alla presenza della premier Giorgia Meloni. Questo piano mira a creare un modello di sviluppo per il Sud basato su competitività e investimenti, sostituendo le precedenti otto ZES con una sola ZES più estesa e ambiziosa.
Tuttavia, il Governo affronta alcune difficoltà con il credito d’imposta ZES. Le richieste delle imprese ammontano a 9,45 miliardi di euro, molto oltre gli 1,8 miliardi stanziati. Il ministro Raffaele Fitto ha criticato l’aliquota del 17,6668% stabilita dall’Agenzia delle Entrate, ritenendola insufficiente rispetto alle percentuali fino al 60% inizialmente promesse dal Governo. Fitto accusa anche l’Agenzia delle Entrate di non aver fornito risposte adeguate alle richieste di chiarimento sul numero e l’importo delle domande per il credito d’imposta, il che ha impedito una gestione efficace del meccanismo e potrebbe portare a un effetto simile al Superbonus. I sindaci chiedono maggiore chiarezza sull’autorizzazione unica, mentre Fitto avverte che la differenza tra le richieste e i fondi disponibili potrebbe richiedere ulteriori finanziamenti, un argomento che non ha ancora discusso con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.