Oltre il target intermedio Pnrr: +380% di adesioni di amministrazioni al Polo strategico nazionale (Psn)

Tra il 2023 e il 2025 le amministrazioni centrali e locali che hanno aderito al cloud di Stato del Polo strategico nazionale (Psn) sono aumentate del 380%, da 120 a 576, con contratti siglati da 3,6 miliardi di euro per gestire fino al 2035 documenti, software e altri servizi della Pubblica amministrazione. L’Italia è tra i pochi Paesi Ue ad aver adottato una strategia cloud first per la PA, con il Polo Strategico Nazionale (PSN) – partecipato da TIM, Leonardo, CDP Equity e Sogei – in una fase di forte avanzamento rispetto ad altri progetti europei di pari complessità. Secondo l’Osservatorio Polimi 2025, ad oggi risultano già migrati sul cloud nazionale 211 amministrazioni centrali, 221 enti locali e 144 tra ASL e aziende ospedaliere. Tra le amministrazioni più rilevanti spicca il Ministero del Lavoro, che ha spostato in cloud i servizi ereditati da ANPAL su orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro e incentivi alle assunzioni. Ancora più esteso l’accordo con il Ministero della Difesa, che prevede la migrazione al cloud dei servizi del Comando per le operazioni in rete, di Esercito, Marina, Aeronautica, Segretariato generale della Difesa e Comando generale dell’Arma dei Carabinieri. Parallelamente, grazie al PNRR, 380 amministrazioni locali e sanitarie stanno completando la migrazione utilizzando 730 milioni dei 900 milioni complessivi stanziati.

Il nodo più sensibile è quello della sovranità del dato. Sul medio periodo, si va delineando un cloud federato italiano: il PSN mantiene un ruolo centrale mentre le società in-house regionali che offrono servizi cloud cooperano per ampliare il “magazzino” di risorse e servizi, costruendo un ecosistema integrato e sovrano al servizio delle pubbliche amministrazioni.