OBIETTIVI E SFIDE DEL “NUOVO PNRR”: REVISIONE DEI TARGET E CORREZIONI DEGLI INVESTIMENTI

Entro il periodo compreso tra il secondo semestre del 2023 e il primo del 2026, ci sono ancora 349 obiettivi da raggiungere, per un totale di 89,6 miliardi di euro da ottenere. Il governo aveva affermato che le proposte di modifica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sarebbero state presentate entro il 31 agosto, ma sembra probabile che ciò avverrà in anticipo. Una delle modifiche riguarda l’inclusione del capitolo su RepowerEu, richiesto dalla commissione per garantire l’autonomia energetica dell’Europa dopo gli eventi in Ucraina. La riscrittura del Pnrr non cambierà la sua filosofia o le finalità stabilite dall’Unione Europea, ma mira a considerare tutti i cambiamenti intervenuti che hanno reso inattuabili alcuni obiettivi fissati dal governo Draghi nei tempi previsti. Le recenti richieste fatte a Bruxelles riguardano circa un terzo dei target previsti per il primo semestre del 2023 (10 su 27). Le possibili correzioni coinvolgono investimenti di alcune decine di miliardi di euro, ma la selezione è ancora in fase di definizione. Un punto di partenza è l’allegato del governo alla relazione presentata in Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr, dove sono elencate in dettaglio tutte le misure del Piano attualmente con “elementi di debolezza”. In totale, ci sono 64 misure, comprese le 10 per le quali è già stata richiesta la modifica a Bruxelles.