NUOVO CODICE DEGLI APPALTI: ARRIVA OGGI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Oggi il nuovo Codice degli appalti, dopo aver ricevuto i pareri parlamentari e quello della Corte dei conti, arriva sul tavolo del Consiglio dei ministri per l’ultimo passaggio dell’approvazione. Si sta cercando una sintesi su alcune tematiche come la riqualificazione delle stazioni appaltanti, che dovrebbe includere di diritto grandi Comuni e capoluoghi di provincia, con la possibilità di far ricorso a questi ultimi per tutto ciò che supera i 500mila euro. Il rischio è che i piccoli Comuni che avranno mano libera solamente sotto la soglia dei 500mila euro facciano per tutto il resto ricorso a quelli più grandi rischiando di creare ritardi. 

Un’altra importante questione è la digitalizzazione degli appalti. Solo le stazioni appaltanti qualificate avranno l’obbligo di attivarla il 1° gennaio 20240, mentre per tutti gli altri operatori l’obbligo dovrebbe scattare a luglio 2024. Per quanto riguarda l’illecito professionale, si prevedono fattispecie più precise, con l’esclusione delle imprese solo al termine di una sentenza definitiva. 

Non si aspettano novità circa la stabilizzazione delle procedure derogatorie nate ai tempi del Covid: e dunque il ricorso alle gare per i lavori solo in via residuale per gli appalti dal milione di euro ai 5,3 milioni stabiliti dalla soglia comunitaria.

Si prevede dunque tre fasi: il 1° aprile è prevista la vigenza della norma, mentre l’operatività partirà il 1 luglio con l’eccezione della digitalizzazione degli appalti, prevista per il 1° gennaio del prossimo anno. Il Codice è una milestone che reca la scadenza del 31 marzo, solo ieri prorogata di un altro mese.