NUOVO APPROCCIO NEL CONTROLLO ANTI – FRODE PER IL PNRR

Le prefetture e la Guardia di finanza lavorano insieme per evitare abusi nell’utilizzo dei fondi PNRR. Un nuovo approccio di prevenzione è stato introdotto, mirando a bloccare le risorse prima che siano indebitamente erogate. Per questo, tutte le imprese coinvolte nella realizzazione degli interventi previsti dal PNRR saranno mappate nella Banca dati nazionale unita della documentazione antimafia (Bdna): L’impresa aggiudicataria di un appalto PNRR, entrata «occasionalmente» in rapporti con la criminalità organizzata, non sarà automaticamente esclusa dalla commessa, ma dovrà seguire le prescrizioni antimafia. Inoltre, l’utilizzo di applicativi come Mse (Mappatura socio-economica e criminale) e di banche dati come Ares e Siris aiuterà a individuare possibili alert di anomalia. La Guardia di finanza, inoltre, controllerà se i crediti d’imposta finanziati dal PNRR sono stati correttamente maturati o utilizzati in fase di compensazione. Tali controlli serviranno anche per verificare la regolare attribuzione degli appalti. Una alerta di rischio è che gruppi criminali ottengano indebitamente agevolazioni fiscali, in particolare, dei crediti d’imposta beni materiali 4.0, immateriali 4.0 e immateriali “ordinari”; crediti d’imposta Ricerca e sviluppo, Innovazione tecnologica e altre attività innovative; crediti d’imposta formazione 4.0,  usando i fittizi crediti per compensare debiti reali e falsificare i Durc necessari per partecipare alle gare d’appalto finanziate dall’UE.