NUOVA STRATEGIA PER SPINGERE I PROGETTI SULLA BANDA ULTRALARGA

Ieri il Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd) ha deciso di riscrivere la Strategia italiana per la banda ultralarga definita nel PNRR, sollevando l’accento sui ritardi accumulati. Per farlo, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione ha istituito un gruppo di lavoro interministeriale. C’è la necessità di accelerare l’avanzamento dei cantieri previsti nel piano “Italia a 1 Giga”, A Open Fiber e Tim potrebbe essere concesso qualche margine in più a partire da giugno, abbassando le percentuali di copertura. La riscrittura del piano sarà un’operazione ambiziosa ma anche rischiosa, per via del tempo già trascorso, e dovrà assicurare il completamento dei progetti nei tempi previsti. Si ragiona, inoltre, sul reindirizzamento di 900 milioni per i progetti 5G e di 600 milioni per altre iniziative, senza la previsione di riconoscere agli aggiudicatari gli extracosti per l’aumento delle materie prime come inizialmente stabilito. Il decreto Pnrr-3, approvato ieri in commissione Bilancio del Senato inoltre, prevede anche la proroga di due anni di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, delle autorizzazioni, anche di quelle paesaggistiche e ambientali, e delle Scia, oltre all’anticipazione del 20% sull’importo dei contratti per le tre principali gare del PNRR: Italia a 1 Giga, backhauling per le antenne 5G e copertura 5G nelle aree remote