Il presidente di Confindustria spiega che per cogliere i target europei sull’ambiente sono necessari 3.500 miliardi di investimenti a livello Ue, 650 in Italia, e che il PNRR stanzia tra i 60 e 70 miliardi. Conclude che i restanti miliardi gravano su imprese e famiglie. Bonomi lamenta anche che l’Europa, nella persona del commissario Timmermans, abbia “smesso di fare l’Europa” per concentrarsi sulla Germania. Infine a livello nazionale il presidente afferma che indebitarsi per dimostrare di aver speso tutto non è la strada adeguata, al contrario ribadisce che è nelle riforme che si trova l’opportunità per l’Italia di modernizzarsi e diminuire le disuguaglianze.
