MIGRAZIONE AL CLOUD PER LA PA

Le amministrazioni centrali e le ASL sono invitate a trasferire i loro dati dai vecchi data center a quelli gestiti a livello centrale oppure a scegliere soluzioni “certificate” utilizzando i 573 milioni di euro di finanziamenti messi a disposizione. In particolare si sta chiudendo il 28 aprile l’avviso rivolto a un gruppo di istituzioni centrali-pilota, che comprende la presidenza del Consiglio, i ministeri e le agenzie fiscali, per un importo di 373,8 milioni. Questo avviso è parte del piano di migrazione, al quale hanno già aderito più di 14.000 enti tra Comuni, scuole, ASL ed aziende ospedaliere. Il 19 maggio scadrà anche un secondo avviso, con un importo di 200 milioni di euro, di cui la metà è destinata alle aziende sanitarie che scelgono di spostare i loro dati e servizi di cloud computing verso il PSN. L’altra metà della somma è specificamente riservata alla migrazione delle PA locali. Entro settembre 2024, il numero di migrazioni obbligatorie per le PA centrali deve arrivare a 100, e a 280 entro giugno 2026. Entro il 30 settembre 2023, invece, 1.064 PA locali devono avere aderito al piano di migrazione, con relativa verifica tecnica, e questo numero deve salire a 4.083 entro settembre 2024 e a 12.464 entro giugno 2026.