È stato raggiunto l’accordo tra Mef, Salute e Regioni sulla riforma degli standard per l’assistenza territoriale (Missione 6 Componente 1, Riforma 1). Il nodo riguardava le risorse in più (per il personale) che le Regioni chiedevano per attuare la riforma ed evitare di costruire edifici (Case e Ospedali della Comunità, COT) che rimanessero essenzialmente vuoti. Nonostante il Mef avesse fatto intendere che i finanziamenti a legislazione vigente erano sufficienti, si raggiungerà un compromesso nell’intesa Stato-Regioni il cui via libera è previsto il prossimo 30 marzo.
In sostanza verrà istituito un tavolo di lavoro Mef, Salute e Regioni che avrà il compito di monitorare l’attuazione del decreto sugli standard con particolare riguardo ai profili economico- finanziario, nonché in relazione a eventuali esigenze organizzative, ivi compresi i relativi fabbisogni di personale anche in relazione ad eventuali esigenze normative. Dunque, se dal tavolo emergerà l’esigenza di nuove risorse per l’attuazione della riforma prevista dal PNRR, esse potranno essere stanziate.
Arriverà sempre in Conferenza Stato Regioni del 30 marzo la nuova bozza dei Contratti Istituzionali di Sviluppo, che le Regioni dovranno firmare con il Ministero della Salute entro il 31 maggio 2022, proprio ai fini della realizzazione degli interventi previsti nella Missione 6, Componente 1 del PNRR. La principale novità rispetto alla prima bozza è la creazione di un Tavolo Istituzionale presieduto dal Ministro della salute, o da suo delegato, e composto dal Presidente della Regione/Provincia Autonoma, o da suo delegato, e dal Ministro dell’economia e delle finanze, o da suo delegato che valuterà l’andamento delle attività̀ e il rispetto degli impegni previsti dai Contratti e se sussistano le condizioni per far scattare i poteri sostitutivi del Governo nei confronti della Regione.