LE TRATTATIVE A BRUXELLES PER IL PNRR: TRA LA TERZA RATA E REVISIONE INTEGRALE DEL PIANO

Ieri a Bruxelles, in una missione scandita dai faccia a faccia con i commissari, è stato discusso il problema dei progetti «irrealizzabili» entro metà 2026. I progetti a rischio, come ha spiegato il titolare della delega, sono «diversi» ed è stata richiesta un’analisi rapida da parte dei ministeri. Il governo italiano ha un mese di tempo per presentare una proposta «dettagliata» di revisione del Piano. In gioco ci sono due fronti: la questione della terza rata da 19 miliardi, ostacolata (in parte) anche dalle contestazioni comunitarie sullo stadio di Firenze e sul Bosco dello sport di Siena e la possibilità di coordinamento attraverso i fondi di coesione. Quest’ultima misura permetterebbe uno spostamento di alcune iniziative sui binari di una programmazione che offrirebbe tre anni e mezzo di tempo in più. Intanto al Senato si allungano i tempi di esame del Decreto Legge PNRR-3, che prevede la proroga al 2025 dello scudo erariale.