Venerdì 3 novembre sono stati pubblicati sul nuovo portale per le misure del Recovery plan sulla scuola, Futura PNRR:
- il decreto di riparto di risorse per gli interventi di edilizia scolastica;
- l’avviso (aperto fino al 28 febbraio 2022) per aumentare la disponibilità di palestre e impianti sportivi, grazie a nuova realizzazione o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti;
- l’avviso (aperto fino al 28 febbraio 2022) per aumentare la disponibilità di mense scolastiche, anche per facilitare il tempo pieno;
- l’avviso (aperto fino all’8 febbraio 2022) per la realizzazione di 195 nuove scuole, mediante sostituzione edilizia, per avere plessi più innovativi, sostenibili, sicuri e inclusivi;
- l’avviso per far crescere l’offerta di servizi educativi sia per la fascia 0-2 (asili nido), sia per la fascia 3-6 (scuole dell’infanzia), grazie alla realizzazione di nuovi spazi o alla messa in sicurezza di strutture già esistenti
Tutti questi avvisi sono rivolti esclusivamente agli enti locali e sono anche disponibili nella sezione Bandi e Decreti PNRR di OReP.
Dopo questo primo pacchetto di misure stanziate, il ministro Bianchi punta ad avviare, entro dicembre 2021, altre sei riforme. In particolare, si interverrà su:
- la nuova istruzione tecnico-professionale (oltre 4.300 istituti), per legarli di più e meglio a mondo produttivo e territori, sotto la spinta di Industria 4.0 e innovazione;
- gli Its: il testo di riforma è stato approvato alla Camera ed è al momento fermo al Senato, dove verrà probabilmente ritoccato. Sarà necessario quindi di ripassare da Montecitorio per il via libera finale. Si tratta di una legge delega a cui dovranno seguire i provvedimenti attuativi;
- l’orientamento, introducendo moduli di circa 30 ore annue già alle medie per garantire maggiore qualità e aumentando le superiori a 4 anni (le attuali 192 classi potrebbero salire a mille);
- il reclutamento dei docenti, stabilendo alcune lauree subito abilitanti (con 60 Cfu) e concorsi semplificati con le regole semplificate, da bandire con cadenza annuale, solo sui posti liberi e disponibili e con un anno di prova;
- l’alta formazione e la formazione continua, per renderla davvero cogente specie per i docenti;
- la riorganizzazione del sistema scolastico, per ridurre il numero di alunni per classi e con un nuovo dimensionamento della rete.