Le novità riguardanti il Recovery Plan contenute nel decreto MIMS 2 e nel decreto aiuti bis

Nel decreto MIMS 2, approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati, molti interventi impattano direttamente gli investimentii del PNRR e del PNC. In primis, la legge stanzia ulteriori risorse per il funzionamento della Commissione Tecnica VIA e della Commissione PNRR-PNIEC, così da velocizzare gli iter autorizzativi degli interventi infrastrutturali, compresi quelli commissariati. Sono inoltre previste procedure semplificate, analoghe a quelle del PNRR, per le opere da realizzare nella città di Roma in vista del Giubileo 2025, comprese quelle di manutenzione delle strade. 

Inoltre, per assicurare la realizzazione degli investimenti previsti da altri recenti provvedimenti per il settore idrico (complessivamente oltre 4,6 miliardi di euro di competenza Mims già ripartiti o programmati, tra cui anche le risorse PNRR) vengono rafforzati i presidi di sicurezza, il controllo e la manutenzione delle dighe, prevedendo il ricorso alle nuove tecnologie, la semplificazione e l’aggiornamento delle disposizioni procedurali (risalenti al 1994) in considerazione dell’evoluzione della normativa tecnica e ambientale, nonché del riparto di competenze del settore, considerando in maniera integrata gli iter relativi alle opere di adduzione e derivazione ad esse connesse. 

Anche nel decreto aiuti bis, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, sono molti gli interventi collegati al PNRR e al PNC. Nel decreto è rifinanziato il Fondo per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili per complessivi 1,3 miliardi di euro al fine di contrastare il caro-materiali in relazione sia alle opere che rientrano nel PNC e nel PNRR, sia alle opere relative alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Sono rifinanziati i Contratti di sviluppo, anche in relazione a progetti di tutela ambientale, e gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo-IPCEI, nonché il Fondo Unico Nazionale Turismo.

Infine, è rafforzato il meccanismo di valutazione permanente dei docenti, obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento al riconoscimento delle risorse da destinare alla retribuzione integrativa