Avanti le riforme della giustizia civile e penale; possibile proroga per la riforma del CSM

Le due riforme, che dovrebbero portare ad una riduzione del 40% della durata dei procedimenti civili e del 25% quella dei processi penali non dovrebbero subire rallentamenti o ripercussioni causate dalla crisi di Governo: sui i testi, quasi giunti alla loro versione finale, il consenso politico della maggioranza è già stato raggiunto e i contenuti delle riforme sono stati precedentemente concordati con l’Unione Europea. L’approvazione definitiva delle riforme è prevista per ottobre (civile) e novembre (penale) 2022.  La presentazione delle riforme dovrebbe avvenire prima della pausa estiva e l’approvazione delle riforme potrebbe avvenire senza l’intervento delle commissioni parlamentari, che difficilmente in questo contesto approverebbero il testo nei 60 giorni previsti.

Quasi certo invece lo slittamento della riforma sull’ ordinamento giudiziario e sul Consiglio superiore della magistratura. A fine aprile era stata approvata una legge delega con misure direttamente efficaci per le elezioni dei nuovi consiglieri togati previste per i prossimi 18 e 19 settembre. Si ritiene alquanto improbabile che si possa trovare un accordo sui nuovi consiglieri laici e quindi è molto probabile che saranno le nuove Camere formatesi dopo il 25 settembre a provvedere all’elezione. In bilico tutte le altre misure confluite nella delega, cui spetterà al nuovo Governo la decisione se attuarle o meno, ad eccezione della stretta sulle porte girevoli, che sarà già operativa durante le prossime elezioni.