LA STRATEGIA PER FINANZIARE IL REPOWEREU

La Commissione Ue ha introdotto un nuovo piano “green” che prevede l’utilizzo di una quota a prestito del PNRR che gli Stati membri non hanno ancora richiesto per loro stessi. L’Italia, diversamente dalla maggior parte dei Paesi, ha prenotato l’intera somma di prestiti disponibili, circa 120 miliardi di euro. I Paesi Ue hanno tempo fino alla fine di agosto per decidere se richiedere le loro quote o lasciarle nella cassaforte comune, in modo da poter utilizzare i fondi residui per finanziare i Repower nazionali. Fitto ha assicurato che, a differenza di altri Stati, l’Italia non ha specificato un importo esatto. Prima bisogna infatti definire la quota del Repower italiano, il “PNRR verde”, per ridare ossigeno alle aziende colpite dai rincari energetici. La scadenza per questi ritocchi è prevista per il 30 aprile, ma molto probabilmente nessuno Stato membro presenterà i piani per il Repower entro tale data, compresa l’Italia. Per sbloccare la quarta rata del PNRR italiano, 16 miliardi di euro, Fitto propone di rimuovere i progetti impossibili da realizzare entro il 2026 e spostarli nella programmazione dei Fondi di Coesione, che hanno una scadenza più ampia. I fondi non impegnati del PNRR italiano verrebbero usati per finanziare i progetti del Repower, con una stima di 15-20 miliardi di euro. La mappatura dei progetti da finanziare è in corso.