Il Servizio studi di Camera e Senato ha pubblicato il Dossier “Monitoraggio del piano nazionale di ripresa e resilienza. I traguardi e gli obiettivi per il conseguimento dell’VIII rata. Focus sui profili finanziari del Piano e la programmazione nelle Regioni”.Tra i dati comunicati al Servizio Studi dalla Struttura di missione di Palazzo Chigi assume particolare rilievo il bilancio dello stato di attuazione al 1° luglio 2025: a questa data risultano nella banca dati ReGiS circa 299.000 progetti di cui circa 125.000 già conclusi e circa 174.000 ancora in corso. In relazione all’avanzamento finanziario al 31 maggio 2025 risultano spesi circa 79 miliardi di euro. la spesa relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta registrando un incremento significativo, con circa 15 miliardi di euro in più rispetto alla fine del 2024, a un ritmo di circa 3 miliardi di euro mensili, il doppio rispetto alle cifre dello scorso anno. Questa dinamica suggerisce un incremento rapido delle spese, che potrebbero superare i 38 miliardi di euro nel 2024. |
Tuttavia, la sfida di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2026, pari a circa 74,4 miliardi di euro (il 3,2% del PIL), rimane complessa, richiedendo un raddoppio del ritmo di spesa e la capacità di imprese e amministrazioni pubbliche di rispettare i tempi. Il ministro per gli Affari europei e il PNRR, Tommaso Foti, ha evidenziato l’importanza di un impegno responsabile da parte di tutti gli attori coinvolti, sottolineando che chi non può portare avanti i progetti dovrebbe rinunciare, al fine di evitare penalizzazioni future previste dalla legge. La fase attuale richiede quindi un forte senso di responsabilità e un efficace coordinamento per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.