di Gustavo Piga
Lo spread tra titoli di stato italiani e tedeschi è tornato stabilmente al livello dell’inizio 2020, cioè di prima dell’annuncio dell’approvazione da parte delle autorità europee di quel massiccio supporto finanziario all’Italia, con un programma di investimenti pubblici su 6 anni, dal nome Pnrr. Nel giro di pochi mesi dalla partenza del Piano il differenziale di costo del debito scese drasticamente a 100 punti base, riducendosi alla metà del suo valore iniziale. Tuttavia, mano a mano che diveniva sempre più evidente la nostra incapacità di mettere a terra gli investimenti previsti, lo spread riprendeva lentamente ma inesorabilmente a crescere. Il segnale che proviene dal nostro spread andrebbe analizzato con cura: i mercati reagiscono positivamente a prospettive di crescita
Articolo pubblicato sul sole 24 ore il 11 ottobre 2023. Per continuare a leggere, si rimanda a questo link.