LA SITUAZIONE ATTUALE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: UNA REALTÀ CRITICA CON IL 50% DEL PERSONALE MANCANTE.

Circa un terzo dei funzionari assunti con contratti a termine per supportare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha scelto di lasciare il proprio posto, per scegliere alternative più convenienti. La situazione attuale nelle varie amministrazioni pubbliche è alquanto critica, con il personale che equivale a circa la metà di quello necessario e con età media superiore ai cinquanta anni. Anche nei comuni, solo l’1% del personale ha meno di trent’anni. La stessa situazione si presenta, con poche eccezioni, nelle amministrazioni centrali, nella sanità e nella scuola, dove si ricorre al precariato per fare fronte alle carenze di organico. Nonostante ciò, si continua a bandire concorsi, anche per programmatori, offendo stipendi di appena più di mille euro al mese, che solitamente si risolvono in un nulla di fatto, con i candidati scelti che non prendono servizio o che, una volta assunti, abbandonano il lavoro appena possibile. La buona notizia è che c’è spazio per migliorare e innovare, pagando correttamente le competenze e offrendo prospettive di crescita. L’altra è che, dei funzionari a tempo determinato richiamati a dare una mano sul Pnrr, solo un terzo ha scelto di andarsene. In effetti, poteva andare peggio.