La riforma dei Dottorati è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale

Il 30 dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo regolamento del MUR, sulle modalità di accreditamento, l’istituzione e la disciplina dei dottorati di ricerca. La pubblicazione completa l’ultimo pilastro del traguardo M4C1-1 previsto per il 2021, che può quindi considerarsi conseguito.

Il regolamento consente alle università di poter chiedere l’accreditamento dei corsi di dottorato anche in forma associata, stipulando convenzioni o costituendo consorzi, con altri atenei e con enti di ricerca pubblici o privati, anche esteri, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, con imprese che svolgono una qualificata attività di ricerca e sviluppo, con pubbliche amministrazioniistituzioni culturali e infrastrutture di ricerca di rilievo europeo o internazionale.

Tra i requisiti previsti affinché un’università possa chiedere l’accreditamento di un corso di dottorato è indicato il numero medio delle borse di studio, che vengono portate da sei del precedente regolamento alle quattro attuali stabilendo, per i dottorati in convenzione o consorzio con più soggetti, un limite minimo di borse da finanziare per tutti i soggetti parte del progetto. Un’ulteriore novità riguarda, poi, la possibilità per gli specializzandi di medicina di frequentare congiuntamente un corso di dottorato, accertando che siano compatibili l’attività e l’impegno previsti dai due percorsi, mentre una disciplina specifica è rivolta all’accreditamento dei dottorati previsti nell’ambito del PNRR, per i quali si prevede una procedura semplificata, in modo da sostenere il rilevante aumento delle borse di dottorato previste proprio dal NGEU.

Infine, il regolamento prevede che per essere ammessi al corso di dottorato, che ha una durata di almeno tre anni, si partecipi a una selezione pubblica e alla quale possono partecipare anche i laureandi che conseguano il titolo di studio richiesto dal bando entro la data di iscrizione al corso di dottorato.