La prima rata del PNRR

La prima rata del PNRR che arriverà all’Italia tra luglio e agosto ammonta a circa 25 miliardi, ripartiti tra fondi non rimborsabili ed in prestito. Gli interventi da realizzare hanno per la gran parte traguardi qualitativi. Gli obiettivi quantitativi, generalmente più informativi sul successo dell’implementazione del piano, sono inevitabilmente più lontani nel tempo, perché nei primi anni quasi tutti gli interventi saranno in fase embrionale.

Per i finanziamento a fondo perduto (11.494.252.874 euro) la prima rata prevede tra le altre: legislazioni attuative per le riforme dei vari processi, semplificazioni in materia di appalti, governance del PNRR; semplificazioni per acquisto ICT; semplificazioni per “cloud first” e interoperabilità; disposizioni legislative per migliorare l’efficacia della revisione della spesa e per ridurre evasione fiscale. Si segnala in particolare l’aggiudicazione di vari appalti per lo sviluppo del portale turismo digitale.  

Per i fondi in prestito (12.643.678.161 euro) la prima rata prevede tra le altre: l’entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 per le PMI che hanno fruito del sostegno dal Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento; un Piano operativo per un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l’individuazione dei rischi idrologici; varie politiche di investimento per Fondi per turismo e PMI; l’entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione del piano operativo per tutte e otto le Zone Economiche Speciali; il Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane.

Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione 2 (SOSTEGNO FINANZIARIO) dell’allegato di proposta di decisione di esecuzione del Consiglio relativa all’approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia.

Una versione Excel a cura dell’osservatorio e scaricabile qui