La Commissione europea ha presentato ufficialmente la proposta di bilancio per il periodo 2028-2034, con un valore complessivo di circa 2.000 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto al precedente ciclo 2021-2027.Il bilancio rappresenta circa l’1,15% del PIL dell’Unione, con un incremento marginale rispetto all’1,13% del ciclo precedente, principalmente dovuto all’inflazione. La riduzione dei programmi da 52 a 16 si traduce in una semplificazione amministrativa, con quattro principali pilastri di intervento: coesione e agricoltura (865 miliardi di euro), competitività economica (410 miliardi di euro), azione esterna (200 miliardi di euro) e amministrazione comunitaria. Tra le 5 nuove risorse proprie, si segnalano imposte su grandi imprese, prodotti da tabacco, rifiuti elettronici, dazi ambientali e proventi dal mercato delle emissioni di CO2, con un gettito complessivo stimato di circa 58 miliardi di euro annui. In particolare, la tassa sulle imprese con fatturato superiore a 100 milioni di euro mira a raccogliere circa 6,8 miliardi di euro all’anno. Il progetto include anche un meccanismo di crisi, che consentirebbe di mobilitare fino a 400 miliardi di euro attraverso il ricorso al debito comune, in situazioni di emergenza come pandemie o crisi energetiche. Il sistema dei fondi europei passa dai piani regionali a partenariati tra Stato e Regioni con l’accorpamento di politiche agricole e di coesione a livello nazionale. |
Il testo sarà oggetto di negoziato tra gli Stati membri, che devono approvarlo all’unanimità, mentre il Parlamento europeo avrà il ruolo di approvare o respingere l’accordo finale. La presidenza danese dell’UE prevede di presentare una prima proposta di architettura di bilancio entro dicembre.