La certificazione della parità di genere per le imprese (Missione 5, Componente 1, Investimento 1.3)

Tra le norme contenute nella proposta di legge sulla parità di genere approvata dall’Aula della Camera all’unanimità c’è l’arrivo dal 2022 della certificazione della parità di genere: un documento che attesterà le misure adottate dal datore di lavoro per ridurre il divario tra sessi nelle retribuzioni, opportunità di crescita, tutela della maternità. Per le aziende che si doteranno del certificato è previsto uno sgravio fiscale fino a 50mila euro. È il primo passo dell’investimento 1.3 (10 milioni/EUR) contenuto nella Missione 5 Componente 1, che punta entro il 2026 a far ottenere la certificazione ad 800 aziende, di cui almeno 450 piccole e medie, cui si aggiungeranno 1000 che l’otterranno assieme a un’assistenza tecnica.


Dopo l’approvazione della proposta di legge da parte del Senato, il Dipartimento per le Pari Opportunità elaborerà gli standard tecnici del sistema di certificazione e pubblicherà un bando per la realizzazione di una piattaforma per la raccolta di dati e informazioni sulla certificazione di genere, che funzionerà anche da registro degli enti accreditati per la certificazione. Successivamente si procederà con l’applicazione concreta della certificazione della parità di genere attraverso varie attività che includeranno anche i servizi di accompagnamento per le microimprese e le PMI. Il Dipartimento per le Pari Opportunità affiderà tali attività ad un ente terzo (pubblico o privato) con adeguata esperienza nella certificazione d’impresa e nella consulenza aziendale, attraverso un bando che verrà emanato entro il terzo trimestre del 2022.