La conclusione delle discussioni sui 19 miliardi della terza tranche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) è imminente. A breve si confermerà che l’Italia ha raggiunto tutti i 55 obiettivi stabiliti per la seconda metà del 2022. Gli eventuali ritardi sono solo presunti e non sono dovuti al cambiamento di governo, che ha ricevuto l’approvazione della Commissione europea senza alcuna valutazione negativa. Il Governo ha sottolineato la sua ferma intenzione di non utilizzare i fondi del Recovery per finanziare progetti legati al settore delle armi. Al Senato, l’opposizione ha votato a favore del capitolo della mozione di maggioranza che chiede un maggiore coinvolgimento del governo e una comunicazione più accurata alle Camere sulle attività di gestione del Piano. Nonostante ciò, rimangono preoccupazioni. Si richiede al governo di esprimersi chiaramente sulla necessità di oltre 80 miliardi di euro per ridurre le disparità territoriali, in particolare nel Sud del paese.
